Mali gennaio 2016
Marisa Bettio, fondatrice e Presidente de LA CASA DELLA VITA Onlus, si reca in Mali come ostetrica volontaria ormai dal 2004.
Quest’anno il suo viaggio è durato dal 7 al 23 gennaio. In queste due settimane Marisa non si è risparmiata affatto ed ha portato a termine tutti gli obiettivi che assieme agli amici dell’Associazione, si era prefissata di realizzare:
- L’incontro con Daouda e la sua famiglia, l’abbraccio commovente con cui si sono finalmente incontrati dopo anni, constatare attraverso i suoi occhi che il peggio, per quel bambino è ormai passato…
- Le visite al carcere di Koutiala, la consegna dei nuovi materassi, la verifica dell’andamento del progetto di alfabetizzazione e la premura nel sincerarsi che i detenuti vengano trattati umanamente. Chi conosce Marisa sa che in questo caso, ha saputo essere molto convincente!
- Il reparto di maternità, il primo dei progetti dell’Associazione, forse il più caro a Marisa considerata la sua passione per quell’antica arte ostetrica che più che un mestiere è per lei una missione. Durante questi quindici giorni, sono venuti alla luce ben 42 bambini, alcuni aiutati direttamente da Marisa, altri dallo staff di matrone, “le sages-femmes” come vengono chiamate le ostetriche da queste parti. E’ avvenuto anche un parto gemellare e tutto è andato bene. Pensate che in un reparto con soli tre lettini ed un’unica sala parto, nel 2015 sono nati 902 neonati; più o meno la stessa cifra di un ospedale della nostre parti, con le differenze che noi tutti possiamo immaginare. Un esempio? Da noi non ci sono le mosche! Come potete vedere dalle foto Marisa, sempre attenta alle esigenze delle donne che stanno per avere un bambino, ha fatto attaccare al soffitto una corda che servirà alle mamme durante il travaglio per aiutarle ad assumere la posizione che loro, fisiologicamente, riterranno più opportuna in fase di spinta. Geniale!
Da questa missione Marisa è tornata con le valigie più leggere rispetto a quando era partita, al contrario del suo cuore un po’ più stanco e pesante per tutto quello che ha visto e provato laggiù. Come l’incontro con trenta bambini (il più grande ha tre anni) “ospitati” in un orfanotrofio di un villaggio vicino a Koutiala. Sono tutti figli di madri morte di parto. Quello che Marisa ha visto, udito e sentito è difficile da descrivere. Lei stessa si è fatta prendere dal magone, tanto da non riuscire a tradurre in parole le sue emozioni. Una cosa però è stata decisa ed è che quei piccoli non saranno abbandonati. Marisa ha già dato il via ad un progetto legato al massaggio neonatale, a quel contatto fisico di cui necessitano i neonati ed i bambini molto piccoli, ma che quei bambini non hanno. Ecco un altro progetto che La Casa della Vita Onlus ha accolto con gioia!
Un grazie immenso a tutti coloro che hanno seguito e sostenuto questo viaggio e che hanno accompagnato Marisa donando tutto quel bendidio che tramite lei è arrivato in Mali e perciò ai nostri ringraziamenti si uniscono quelli delle suore della Mission Catholique, Francisca, Angel e Luigina e di tutte le persone che con commozione hanno ricevuto i vostri doni. Un grazie anche da parte del sacerdote della comunità di Koutiala, Père Basilio che Marisa chiama affettuosamente “Basilico”.
Come di dice in Mali: Grandmerci a tout le monde!